A furor di popolo quest’anno torneremo nelle Dolomiti, montagne che non hanno certo bisogno di presentazioni, uno dei luoghi paesaggisticamente più belli del mondo. Andremo a percorrere una delle ferrate più iconiche delle Dolomiti, ovvero la Ferrata Tridentina, percorso attrezzato che non può mancare nel taccuino di ogni appassionato di montagna. La ferrata in sé non presenta particolari difficoltà tecniche ed è quindi adatta anche a chi è alle prime esperienze. Il giorno successivo, condizioni permettendo, saliremo ai 3,152 mt del Piz Boè, vetta che offre uno dei panorami a 360° più intensi di tutto l’arco dolomitico.
Itinerario
Primo giorno: Dal parcheggio si segue la strada pianeggiante verso est, poi un sentiero in salita tra mughi fin sotto una parete. Per scale e staffe lungo le placche inclinate si raggiunge il terrazzo inferiore del Sella. La via attrezzata con corde fisse sale per la rampa grigia a destra della cascata fino ai piedi della parete SE della Torre Exner. Da qui con il sentiero del vecchio itinerario chi vuole può raggiungere il rifugio evitando il tratto più impegnativo. Come nuova variante, il tratto più impegnativo della via sale per la parete in parte verticale della Torre Exner molto esposta. Con corde fisse e una scala verticale si raggiunge un aereo pulpito di sosta. In esposta traversata a sinistra si passa su roccia meno ripida. Aggirata una sporgenza, si oltrepassa il vertiginoso abisso per il ponte pensile. Dopo breve tratto con gradoni la ferrata termina sul terrazzo superiore del Sella a q.2450. In salita verso sud per tracce di sentiero lungo dossi erbosi e detriti si raggiunge il Rifugio Pisciadù m.2580.
Secondo giorno: Dal rifugio si segue il sent.666 (attrezzato in alcuni punti) verso sud fino a costeggiare il lago Pisciadù. Piegando a sx per la Val Tita, ad un bivio si può decidere se risalire per facili roccette o per un tratto attrezzato più sicuro in caso di neve. Continuando per ghiaie e rocce si raggiunge la Sella Val di Tita. Proseguendo si raggiunge il desolato Altopiano del Sella, poi verso sud fino alla Forcella Antersas dove ci si innesta con il sentiero n.647; si sale con serpentine alla cima Antersas m. 2907. Questa cima la si può aggirare seguendo tracce di sentiero attrezzato sulla destra. Di nuovo in discesa verso SE fino al Rif. Boè. Dal rifugio in 1 ora si può facilmente salire alla cima del Piz Boè m. 3152 lungo tracce di sentiero (segn. 638), per ghiaie e neve, poi per un ripido canalino e detriti alla Forcella del Cacciatore infine per l’ampia cresta alla vetta. La discesa lungo la comoda cresta SO su sentiero segnato e ci si riunisce dopo circa 50 minuti al sent. n° 627 dell’itinerario normale. Dal rifugio Boè ci si dirige verso ovest in leggera salita poi in piano fino alla Forcella Pordoi dove un grande e ripido ghiaione scende verso sud (attenzione in caso di neve) e poi su buon sentiero a tornanti si scende al Passo Pordoi.
Dettagli tecnici
- Coordinatore di gita: Giancarlo Brivio (cell. 333.3132171)
- Collaboratori: Alberto Airoldi (cell. 333.1368273)
- Luogo di ritrovo: parcheggio presso Sede CAI Via Indipendenza, 17 Calco
- Orario di partenza: da definire
PRIMO GIORNO
- Punto di partenza: Strada per il Passo Gardena, ferrata Tridentina e rif. Pisciadù (m.1956)
- Punto di arrivo: Rifugio Pisciadù (2585 m)
- Quota massima raggiunta: 2585 m
- Dislivello: 624 m
- Ore di cammino: 3h 30m
- Difficoltà: EEA/PD
- Fatica: mf
SECONDO GIORNO
- Punto di partenza: Rifugio Pisciadù (2585 m)
- Punto di arrivo: Passo Pordoi (2239 m)
- Quota massima raggiunta: Piz Boè (3151 m)
- Dislivello: + 600 m / – 900 m
- Ore di cammino: 7h
- Difficoltà: EE
- Fatica: mf
- Equipaggiamento: Da escursionismo adeguato alla stagione, kit ferrata, imbrago, casco.
- Mezzo di trasporto: Pullman
- Pranzo: pranzi al sacco / cena in rifugio.
- Carta: carta escursionista Tabacco n.7
- Mappa online: OpenTopoMap
I partecipanti si impegnano a rispettare gli orari e ogni disposizione data dal coordinatore di gita e dai suoi collaboratori, adeguandosi alle loro indicazioni.
INFORMAZIONI: in sede, martedì e venerdì ore 21.00-23.00 – Tel. 039.2186933 – calco@cai.it